Quando è nato il primo disco in vinile? Solo chi è veramente esperto saprà dare la risposta corretta

Sapete quando è stato inventato il vinile? Solo i veri esperti di musica sanno rispondere a questa domanda riguardante la storia di questa arte.

Fino al XIX secolo la musica era da considerarsi un privilegio per pochi. Se è vero infatti che chiunque con in mano uno strumento poteva esibirsi in strada o in un locale, era altrettanto vero che gli artisti di grido si esibivano nei grandi teatri e che solo chi era nobile o aveva enormi disponibilità economiche poteva ambire a riproduzioni private di musica da camera.

Quiz musicale sui vinili
I Vinili sono un pezzo di storia, ma quando è stato commercializzato il primo? – radioincontro.it

Ascoltare musica in casa propria, insomma, era solo un sogno, qualcosa di assolutamente impensabile e questo perché era impossibile riprodurre il suono senza l’artista presente. La svolta arriva a fine XIX secolo quando Leon Scott inventa il fonoautografo, uno strumento in grado di registrare le onde sonore, antenato del fonografo di Thomas Edison e del grammofono di Bell.

Se il fonoautografo trascriveva su carta le onde sonore con una puntina, il fonografo riproduceva le onde sonore utilizzando quella puntina per replicare il suono su un rullo di ottone ricoperto di carta stagnola. La possibilità di rendere “vendibile” quello strumento arrivò solo quando Christian Bell, nel 1887 brevettò il grammofono, sostituendo la stagnola con la cera e il braccio originario con un altro in grado di esercitare una pressione minore sul supporto audio.

A cavallo tra il XIX e il XX secolo, poi, il grammofono venne ulteriormente migliorato, il rullo di ottone sostituito dai primi dischi in cera-lacca, o come comunemente verranno conosciuti in seguito con i 78 giri. Se pensate però che quei primi dischi siano i vinili che tanto vanno di moda oggi tra hipster, nostalgici e collezionisti, sbagliate.

Quando sono stati inventati i vinili?

Il nome vinile deriva dal materiale utilizzato per realizzare i dischi da ascoltare con il giradischi, ovvero il cloruro di polivinile. Come spesso accade con le invenzioni che poi hanno successo e rimangono nella storia, anche nel caso dei vinili è stata la necessità a rendere possibile la loro esistenza.

Quiz musicale sui vinili
I Vinili sono nati a ridosso della seconda metà del XX secolo, ma quando di preciso?

Prima di darvi la risposta con tanto di curiosità storica allegata vi lasciamo del tempo per rispondere. Sapete indicare quando è nato il vinile? Conoscete il periodo o addirittura l’anno preciso? Probabilmente sapete già che il periodo di maggiore diffusione è la seconda metà del XX secolo, ovvero quando l’industria musicale è cresciuta a dismisura ponendo le basi per ciò che adesso conosciamo tutti. Questo dovrebbe già darvi un’idea su quale sia il periodo in cui sono stati messi in commercio, ma entriamo nel dettaglio.

Alla fine della Seconda guerra mondiale c’era grande carenza di cera-lacca, dunque per sostituirla sono stati creati i vinili in cloruro di polivinile. Il primo disco in questo materiale è stato messo sul mercato nel 1948 da Columbia e al di là del materiale presentava delle modifiche sostanziali al formato 30 pollici contro i 12 dei precedenti dischi, ma soprattutto la possibilità di registrare dei Long Playing, ovvero delle registrazioni lunghe.

Grazie ai vinili, insomma, fu possibile registrare i primi album contenenti più tracce, poiché i vinili erano in grado di contenere e dunque di riprodurre circa 30 minuti di musica. Proprio per quel motivo i “33 giri” vennero poi conosciuti come LP (Long Playing) e ancora oggi questo termine viene usato come sinonimo di album musicale.

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