Carceri italiane all’ultimo posto in Europa: quello che i media non raccontano

Carceri italiane, se pensi che il sistema vigente sia dignitoso, ti sbagli di grosso: ecco qual è la situazione, dire tragica è poco.

L’art. 27 della Costituzione recita al comma 3 la funzione rieducativa del carcere. Sai di cosa si tratta? La prima frase riportata è che la pena detentiva e il trattamento nelle carceri “non possono essere contrari alla dignità umana”, nei fatti però c’è qualcosa che non va. Le carceri italiane per quanto si manifestino come facenti parte di un sistema democratico, non funzionano per come previsto. Anzi sono sempre di più le situazioni che fanno presagire il peggio. Cosa può accadere se la funzione rieducativa è fallimentare?

Qual è la situazione delle carceri italiane
Realtà e società, cosa accade in Italia- Radioincontro.it

Facile, la risposta la saprebbe contestualizzare ed analizzare pure un bambino: aumenterebbero le condizioni di indigenza, povertà e delinquenza nel territorio italiano. Appunto, se il carcere non soddisfa i criteri per ristabilire la condizioni del carcerato, cioè ripristinare la sua condotta per reintegrarlo in società, non ha senso di esistere.

Perché si è consolidata una situazione del genere? Parliamo con questo tempo verbale, perché non nasce dall’oggi al domani, è frutto di evoluzioni e fatti storico-sociali legati ad una gestione molto poco limpida.

Ebbene, sempre con i dati su carta, è possibile riconoscere quale sia la reale situazione, che di “ripristino della condotta” non ne ha le concrete situazioni. La ragione? Spieghiamo subito di cosa si tratta, il perché, e com’è possibile che ci si ritrovi in questa situazione.

Carceri italiane, ecco la verità: la situazione è peggio del previsto

Parliamo di un range totale di 197 carceri italiane, in quante le condizioni sono dignitose? Soprattutto la domanda sorge spontanea: perché le condizioni non sarebbero tali? Precisiamo che non tratteremo tematiche come la violenza e l’abuso della divisa, ma di come sia l’intero sistema penitenziario ad avere delle falle nella gestione della vita nelle carceri. Come ci si vive dentro?

Perché c'è questa situazione nelle carceri italiane
Realtà e società, cosa accade in Italia- Radioincontro.it

L’Italia ha un primato poco nobile, ha tra le peggiori carceri in Europa. La maggioranza delle carceri è sovraffollata, 1/3 di esse non ha lo spazio necessario per tenere in una cella un numero coerente di detenuti rispetto il reale metraggio. A quale percentuale corrisponde questa situazione? E’ il 31% degli Istituti che vive in questo modo.

Perché in questa frazione del 31% vige la seguente condizione: non sono garantiti nemmeno 3 metri quadri a persona! E’ inutile puntare il dito su Sud, Nord, Centro, città o province, perché possiamo confermare che è una realtà generalizzata. A livello regionale il tasso di sovraffollamento maggiore si rileva in Lombardia, dove è del 148,9%. E se parlassimo di città? L’amara vittoria in termini di cifre che sale al 194,5% lo ha la città di Latina.

Antigone, associazione italiana che si occupa della garanzia dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario, è la fonte ufficiale dalla quale si son presi i dati. E’ questa stessa che aggiorna su altri scabrosi e terribili dettagli che contraddistinguono lo stile di vita dei carcerati. Ben il 58% delle celle non possiede delle docce. Di certo, una condizione precaria di igiene non può che aumentare l’insorgenza di possibili focolai di malattie. Di dignità non c’è proprio nulla.

Nel 2000 è stato persino redatto un regolamento per il quale si sarebbero dovute garantire docce in ogni cella, ma questo obiettivo non è stato raggiunto. Nella maggior parte delle celle ci sarebbero inoltre schermature alle piccole finestre delle celle, questo impedisce il passaggio e il fluire dell’aria. Sembrerebbe inoltre non esserci un’adeguata quantità d’acqua, e scarse condizioni per regolare la temperatura, quindi o si muore di freddo o di caldo.

Come se non bastasse la situazione peggiora quando si rende conto che la maggior parte delle celle hanno un wc esposto. Quali sono le conseguenze peggiori? Suicidi, se ne contano uno ogni 5 giorni, soprattutto tra i giovani. Seguono condizioni come scioperi e sommosse che non fanno altro che aggravare la situazione e non rendere reale una possibile pena detentiva con fine rieducativo.

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