Indennità di accompagnamento: attenzione a sospensione e ricoveri, devi fare comunicazione online

È stato introdotto un nuovo servizio telematico per la fruizione dell’indennità di accompagnamento per anziani e invalidi. Chi può usufruirne?

L’indennità di accompagnamento è un sussidio economico versato a favore degli invalidi civili totali che sono affetti da minorazioni fisiche o psichiche che hanno causato l’impossibilità di deambulare e svolgere le attività quotidiane in autonomia.

domanda per l'indennità di accompagnamento
Anziani e invalidi possono richiedere l’indennità di accompagnamento (radioincontro.it)

Per il riconoscimento della misura è necessario che la patologia sia specificata nel verbale redatto dalla Commissione medico- legale che ha accertato la disabilità. La prestazione è erogata a domanda, da inviare telematicamente, tramite il sito web dell’INPS, oppure tramite un Patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Indennità accompagnamento: la nuova procedura per il riconoscimento del sussidio in caso di ricovero

L’INPS ha introdotto una procedura semplificata per l’invio delle domande di accompagnamento per coloro che hanno più di 65 anni di età, grazie alla quale le tempistiche per l’ottenimento del sussidio sono ridotte.

indennità di accompagnamento per disabili
L’indennità di accompagnamento spetta anche ai disabili ricoverati (radioincontro.it)

Nel dettaglio, è possibile inoltrare tutti i dati relativi alla situazione economica e sociale del richiedente con il Modello AP70 già durante la fase di invio della domanda di invalidità civile. In questo modo si evita di attendere la conclusione della fase sanitaria.

Attraverso il Messaggio n. 3347 del 22 settembre 2023, l’Istituto di Previdenza ha comunicato la predisposizione di una nuova modalità telematica per la comunicazione inerente ad un eventuale ricovero presso una struttura pubblica. In queste ipotesi, sulla base di una serie di interventi giurisprudenziali, l’INPS assicura la conservazione del versamento dell’indennità di accompagnamento anche nel caso in cui il ricovero sia a spese dello Stato.

Il sussidio, inoltre, non viene sospeso se, per la salute dell’invalido, è necessario che presso la struttura ospedaliera venga assicurata l’assistenza costante di un familiare o di un infermiere privato. Affinché l’INPS non disponga l’interruzione del versamento dell’indennità di accompagnamento, se il ricovero si protrae per un periodo superiore a 29 giorni, il titolare della prestazione deve inviare un’apposita dichiarazione, rilasciata dalla struttura ospedaliera, tramite il portale www.inps.it.

Il sito è accessibile mediante una delle credenziali digitali SPID, CIE o CNS, cliccando sulle icone presneti sulla schermata “Sostegni, Sussidi e Indennità” – “Per disabili/invalidi/inabili” – “Dichiarazioni di responsabilità e ricoveri indennizzati”.

Nella dichiarazione devono essere inseriti, oltre alla data di inizio e di fine ricovero, i dati comunicati dalla struttura dai quali si evince il tipo di servizio che è stato usufruito dal disabile durante il ricovero, con l’indicazione che lo stato di salute del paziente richiedeva un’ulteriore forma di assistenza. Non bisogna, invece, inserire nella dichiarazione i certificati sanitari, le cartelle cliniche e tutti gli altri documenti relativi alla condizione clinica del richiedente.

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